VEDI PIU' REAZIONI A FARMACI CHE TRAUMI IN PRONTO SOCCORSO. LO SAPEVI? di Primiano Iannone, MD Pronto Soccorso Imola

 

Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato come gli eventi avversi correlati ai farmaci (ADRE) abbiano dei costi umani e materiali estremamente rilevanti. Si calcola ad esempio che il 30% dei ricoveri ospedalieri e il 28% delle visite in Pronto Soccorso siano riconducibili a tale condizione, che viene considerata la sesta causa di morte negli ospedali degli Stati Uniti. Gli anziani sono fra i più esposti a tali rischi. La capacità di individuare correttamente gli ADRE fra i pazienti ricoverati è, peraltro, sorprendentemente bassa, attestandosi attorno al 5-15%.

 

Lo studio   prospettico condotto nel Pronto Soccorso di un ospedale d’insegnamento di Montreal (Canada) ha analizzato la capacità dei medici di individuare correttamente gli ADRE in un gruppo di 161 pazienti di età > 64 anni (ma quelli con deterioramento cognitivo erano esclusi). Lo standard di riferimento era costituito dal giudizio di un doppio team (un medico e un farmacista ospedaliero) sulla base della storia clinica, l’anamnesi farmacologica, i dati di laboratorio, la consultazione delle banche dati (MICROMEDEX, PubMED) e il calcolo formale dello score di Naranjo (probabilità di ADRE se punteggio di 5 o superiore). L’incidenza di eventi avversi da farmaci nel gruppo studiato è risultata del 16.2% e i medici li hanno correttamente individuati in poco più della metà dei casi (51.2%). La probabilità della diagnosi   dipendeva dalla   severità delle manifestazioni e dal fatto che fossero o meno correlati al motivo dell’accesso. Infatti, nessun evento di lieve entità e solo il 31.2% di quelli non legati direttamente alla ragione della visita sono stati correttamente diagnosticati. La capacità di cogliere gli eventi avversi variava anche sulla base della classe di farmaci implicata (massima per gli antibiotici, ipoglicemizzanti e sedativi, del 50% per i chemioterapici, FANS, warfarin, diuretici).

 

I medici di Pronto Soccorso, secondo questo piccolo studio, sarebbero così più pronti a identificare gli ADRE rispetto agli altri colleghi ospedalieri ma, come gli stessi autori ammettono, è altamente probabile che si sia verificato una sorta di effetto Hawthorne (il fatto di sapere di essere oggetto di studio ha ‘innalzato’ la soglia di attenzione). Perciò, nella pratica reale, è dubbio che tale risultato sia riproducibile. La difficoltà della anamnesi farmacologica raccolta in Pronto Soccorso (soprattutto negli anziani con deficit cognitivo), l’ imperfetta conoscenza dei farmaci (vecchi e nuovi) e delle loro interazioni, la poca disponibilità di tempo militano tutti contro un accettabile livello di accuratezza diagnostica per una condizione tanto frequente quanto elusiva.

 

 Commento di: Primiano Iannone - Pronto Soccorso – Medicina d’Urgenza Ospedale Nuovo S.M. della Scaletta -Imola

Hohl et Al.  Emergency Physician recognition of adverse drug related events in elder patients presenting to an Emergency Department. Acad Emerg Med 2005; 12: 197-205

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