TRAUMA CRANICO PEDIATRICO: A CHI FARE LA TC? di Gemma C. Morabito

 

 

Palchak MJ, Holmes JF, Vance CW, et al. A decision rule for identifying children at low risk for brain injuries after blunt head trauma. Ann Emerg Med.  Oct 2003;42(4):492-506. (LLSA reading list 2006)

 

 Le lesioni cerebrali traumatiche (traumatic brain injury, TBI) sono un’ importante causa di morte e disabilità nei bambini. Negli Stati Uniti, ogni anno si contano circa tremila morti, 50 mila ricoveri e 650 mila visite nei DEA.  Spesso nella valutazione di usa la TC, ma considerando l’impatto che l’esposizione alle radiazioni ionizzanti ha in età pediatrica (senza contare la necessità di sedazione) fa impressione il dato che ci dice che meno del 10% di queste tomografie computerizzate risulta positiva.

 

L’ideale sarebbe, quindi, avere un insieme di parametri per ridurre il numero di esami TC nei bambini senza mancare troppe diagnosi di TBI. Prima di questo ampio studio prospettico, che la reading list del 2006 proponeva ai medici d’urgenza nel 2007,  altre ricerche avevano cercato senza successo di creare una regola decisionale di questo tipo.  Il problema metodologico principale era il fatto che si trattasse di piccoli studi retrospettivi.  Ora il lavoro di Palchack e colleghi è riuscito, studiando  prospetticamente oltre duemila bambini con lesione cranica, a tirare fuori una regola decisionale che si dimostra utile nel guidare la scelta sull’esecuzione della TC nei bambini con trauma cranico. 

 

 

REGOLA

 

 

Le seguenti caratteristiche riuscivano a identificare quei bambini nei quali è altamente improbabile che eseguendo una TC si trovino lesioni cerebrali traumatiche:

1)   Assenza di stato mentale alterato

2)   Non segni clinici di frattura cranica

3)   Anamnesi negativa per episodi di vomito

4)   Assenza di ematoma dello scalpo nei bambini con meno di 2 anni

5)   Non segni di cefalea

 

Nello studio, nessuno dei bambini in cui erano presenti tutte queste 5 caratteristiche aveva necessità di intervento chirurgico urgente e in uno solo di loro si trovava una TBI alla TC (il bimbo  comunque veniva dimesso dal DEA senza complicazioni).

 

Le fratture craniche e le modificazioni dello stato mentale erano gli elementi clinici più suggestivi, rispettivamente,  di lesione da trattare chirurgicamente in urgenza e lesione cerebrale identificabile alla TC. Nei bimbi con meno di 2 anni, l’ematoma dello scalpo era il segno clinico più suggestivo di TBI alla TC (14 di 15 bambini con TBI in questo gruppo di età aveva un ematoma dello scalpo).

 

Due elementi limitano la validità di questo studio (questa regola decisionale non è stata validata  esternamente e, per ragioni etiche, non tutti i bimbi nello studio sono stati sottoposti a TC), ma questa ricerca è un passo importante per decidere in quali bambini con trauma cranico si può omettere la TC “in sicurezza” e riconoscere, invece, gi elementi clinici che pongono elevato sospetto di TBI.

 

PUNTI CHIAVE

1)  

  1. Le Le lesioni cerebrali traumatiche nei bambini sono una importante causa di morbilità e mortalità
  2.  La TC viene usata spesso per la loro valutazione, ma la procedura espone i pazienti a radiazioni ionizzanti e frequente necessità di sedazione.
  3. Nei bambini senza alterazioni dello stato mentale, assenza di segni clinici di fratture craniche, anamnesi negativa per cefalea o vomito, e assenza di ematoma dello scalpo (in quelli con età inferiore a 2 anni), è inverosimile che abbiano TBI che necessitano di intervento chirurgico urgente.
  4. Nei bimbi con meno di due anni, gli ematomi dello scalpo sono il predittore più importante di lesione cerebrale traumatica. 

 

 

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