UN PIZZICO DI STEROIDE PER LA CEFALEA ACUTA?

La cefalea è un sintomo di accesso in PS molto comune. La letteratura supporta l’uso di diversi farmaci per la terapia abortiva nel Dipartimento d’emergenza, compresi gli agonisti del recettore 5-HT, gli antagonisti dopaminergici, gli ergotaminici, i FANS e gli analgesici oppioidi. Nonostante il successo di questi farmaci, fino a 2/3 dei pazienti sviluppa una recidiva di cefalea entro le prime di 48 ore.

La patogenesi dell’emicrania acuta e delle sue recidive non è completamente chiara, ma sempre maggiore è l’evidenza a favore di un ruolo fisiopatologico dell’infiammazione che stimolerebbe il rilascio di neuropeptidi vasoattivi. Per questo, si è andato ipotizzando che la soppressione di questa risposta infiammatoria possa avere un ruolo nel trattamento acuto e nella riduzione delle recidive.

Si è scelto il desametasone (Soldesam ® Decadron ®) perché questo steroide è già ampiamente usato in altre condizioni del SNC (es. meningite batterica acuta, edema cerebrale da altitudine, edema vasogenico dei tumori) per la sua maggiore  potenza, lunga durata d’azione e migliore penetrazione nel SNC.   

Trial non controllati, in pazienti ricoverati e ambulatoriali, hanno già dimostrato la sua efficacia  nel ridurre la cefalea severa e la percentuale di recidive. Altri lavori più recenti sembrano dimostrare la stessa elevata efficacia nei pazienti del DEA.

Obiettivo di questa review sistematica era fornire una valutazione critica della letteratura esistente sull’impiego del desametasone nella cura e prevenzione delle recidive di cefalea acuta in pazienti nel DEA.   

I risultati di questa metanalisi suggeriscono che l’aggiunta di desametasone alla terapia standard per l’attacco acuto di cefalea porti un moderato, ma significativo, beneficio. La dose media somministrata era pari a 15 mg (range 8-24 mg), in mono - somministrazione e spesso per via endovenosa. Il follow up per le recidive era di 24-72 ore. Gli effetti collaterali erano minimi (nausea, vomito, irrequietezza) e non potevano essere con certezza attribuiti allo steroide, potendo dipendere anche dalla terapia abortiva concomitante o alla cefalea stessa.

Gli autori concludono affermando che forse il numero esiguo di studi selezionati per questa metanalisi (12 soli da 2611 articoli iniziali) e il piccolo numero di pazienti di ciascuno di questi, può essere il motivo di questa limitata evidenza. Nonostante ciò, sottolineano, il potenziale preventivo di una recidiva moderata o severa che si ottiene in 1 paziente ogni 9 soggetti trattati, è decisamente superiore ai “rischi” di una monodose di desametasone. Quindi, concludono, l’aggiunta di desametasone alla terapia standard è una strategia di gestione accettabile per ridurre la frequenza di recidive di cefalea per i pazienti che si presentano al DEA:

Singh A et al. Does the Addition of Dexamethasone to Standard Therapy for Acute Migraine Headache Decrease the Incidence of Recurrent Headache for Patients Treated in the Emergency Department? A Meta-analysis and Systematic Review of the Literature. ACADEMIC EMERGENCY MEDICINE 2008; 15:1223–1233

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(Dedicated to the Wise-Man R.SJV) 

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