Quanto peserai a occhio? Di Antonio Bonacaro

FORM on LINE: STIMA DEL PESO DI PAZIENTI ADULTI IN PRONTO SOCCORSO - Recensione a cura di Antonio Bonacaro Dottorando di Ricerca in Scienze Infermieristiche Dipartimento di Medicina Interna e Sanità Pubblica Università degli Studi de L'Aquila

 

La letteratura è ricca di studi che hanno valutato la capacità di stima del peso nei pazienti pediatrici. La stessa cosa non è vera per quanto attiene la popolazione adulta. Christopher A. Kahn e col. tentano di rimediare a questa lacuna con una ricerca condotta in ambito intraospedaliero. Lo studio, che valutava l'accuratezza di stima del peso di pazienti adulti afferenti al DEA, ha interessato un campione di 241 pazienti esaminati da 87 membri dello staff assistenziale (medici e infermieri), con un totale di 957 stime. All’arrivo i pazienti venivano pesati a porte chiuse da un membro dello staff. Gli operatori partecipanti allo studio potevano procedere alla stima del peso in qualunque momento e indipendentemente dalla posizione assunta dal paziente. L'ipotesi nulla formulata dello staff di ricerca postulava l'incapacità del personale del DEA di stimare correttamente il peso di soggetti adulti, con un grado di confidenza di ±5% almeno nel 90% dei tentativi.

 

I risultati di questa ricerca sono molto interessanti e ci devono far riflettere. Kahn e col. hanno rilevato che solo il 33% delle stime risultava accurato. L’errore non era influenzato dal sesso, dall'etnia o dal numero di anni d'esperienza dell'operatore, ed era particolarmente evidente nei pazienti sottopeso od obesi. Un limite dello studio riconosciuto dagli stessi autori è rappresentato dalla mancata rilevazione dell'altezza ai fini della determinazione del BMI che come già detto veniva riportata dal paziente stesso su apposita scheda. Pertanto in situazioni critiche, quali la somministrazione di farmaci vasopressori o trombo litici, o quando è richiesto l'impiego di metodiche di diagnostica per immagini peso-correlate, la stima visiva del peso dove essere scoraggiata in favore della misurazione del peso del paziente. Tale possibilità, però, non è così diffusa come dovrebbe e pertanto gli autori raccomandano di migliorare la qualità nella stima del peso dei pazienti grazie all’impiego di letti dotati di bilancia o di bilance facilmente spostabili.

Altra raccomandazione è quella di  informarsi costantemente in merito allo sviluppo di sistemi basati sulla lunghezza del paziente o di altri dispositivi biometrici di stima del peso. L'altezza da sola è insufficiente per assicurare stime accurate particolarmente nel caso di soggetti sottopeso o obesi e valori aggiuntivi quali la circonferenza della vita potrebbero essere utili per quanto non agevolmente ottenibili nel corso di manovre rianimatorie.

 

FONTE: Christopher A. Kahn et. al. Can ED staff accurately estimate the weight of adult patients? American Journal of Emergency Medicine (2007) 25, 307-312

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