L’eritropoietina nei pazienti oncologici: aumenta mortalità e rischio di TVP

Il trattamento dell’anemia che si sviluppa nei pazienti affetti da cancro è spesso trattata con agenti che stimolano l’eritropoiesi e darbepoietina (approvazione FDA per anemia in chemioterapia nei pazienti con neoplasie non-mieloidi). In una meta analisi pubblicata recentemente su JAMA (Bennet CL. JAMA. 2008;299(8):914-924) viene fuori che questo trattamento si può associare con aumento del rischio di morte e tromboembolia venosa. La metanalisi ha selezionato 3 studi per un totale di 13611 pazienti. I pazienti oncologici in terapia con agenti stimolanti eritropoiesi avevano un aumento del rischio di tromboembolia venosa (334 eventi in 4610 pazienti trattati contro 173 di 3562 controlli) e del rischio di mortalità (circa 10% rispetto ai controlli).

Nelle conclusioni gli autori segnalano questo aumento del rischio sottolineandone l’importanza considerata il frequente uso di queste terapie. Per queste ragioni, nel corso di questo mese si è riunita una FDA advisory committee. Dal canto nostro, dovremo considerare fattore di rischio aggiuntivo la presenza di una terapia con tali farmaci in un paziente oncologico con sospetta malattia tromboembolica (MTE)