“Ero a letto e all’improvviso la stanza ha iniziato a girare!” : la CANALOLIIASI - di Alessia Aguzzi, Otorinolaringoiatra Ospedale di Erba (CO)

 

  Ero a letto e all’improvviso la stanza ha iniziato a girare!”: La CANALOLITIASI -

 

Il paziente che presenta canalolitiasi (o Vertigine Parossistica Posizionale Benigna VPPB o cupulolitiasi) è un paziente molto preciso e che può dare molte soddisfazioni.

 

E’ un paziente di qualsiasi età o sesso che riferisce la comparsa di vertigini oggettive (vede girare la stanza, non è lui che si sente instabile), a brusca insorgenza, di breve durata (10-20 secondi), recidivanti (è una settimana che mi succede, ho avuto la stessa cosa due anni fa,…), mentre è sdraiato nel letto.

 

Definizione

 

Canalolitiasi: distacco di otoliti dalla macula dell’utricolo che si depositano in un canale semicircolare, di solito il posteriore

 

Cause

 

·        Sconosciuta

·        Post traumatica (trauma cranico ma raramente il solo colpo di frusta)

·        Processi degenerativi su base vascolare che colpiscono l’epitelio delle macule

 

Clinica

 

La prima cosa, quindi, da definire è la caratteristica oggettiva della vertigine. Il soggetto non lamenta una  vertigine soggettiva;  non dice, cioè, di sentirsi instabile, come in barca (qui in zona i pazienti definiscono la vertigine soggettiva come “balordone”).

 

Per il resto della giornata però si sente insicuro e confuso e, quindi, riporta di avere sintomi continui nella giornata (di avere sempre la vertigine).

 

Raccolta anamnestica

 

Un corretto approfondimento dell’anamnesi  indagato rivelerà la diagnosi grazie a specifiche risposte. Le domande “chiuse” da fare riguardo la vertigine, con le domande che sono:

·        Quando ha la vertigine “forte” gira lei o gira la stanza (fondamentale)? LA STANZA

·        La vertigine arriva quando è sdraiato o quando è in piedi? SDRAIATO

·        La vertigine di quando è sdraiato è uguale a quella che prova durante la giornata? NO

·        La vertigine forte quanto dura? Secondi o ore? SECONDI

 

Una volta appurato che la vertigine è compatibile con una canalolitiasi, cerco di capire da che lato è più forte (la canalolitiasi viene scatenata dal girarsi nel letto e solo raramente alzandosi dal letto; capita anche che la vertigine faccia svegliare il paziente nel mezzo della notte).

 

Obiettività:

·        Otoscopia: negativa

·        Nistagmo spontaneo: assente

·        Segni vestibolari spontanei: negativi

 

Manovre posizionali:

 

La “manovra di Semont”, che testa il canale semicircolare posteriore (ovvero quello più frequentemente colpito) è  la manovra più facile, più usata e quella che rivela una canalolitiaisi nella stragrande maggioranza dei casi. (vedi figura 1 e 2)

 

·        Paziente seduto al centro del lettino con le gambe da un lato, braccia conserte. Il medico tiene la testa del paziente iperestesia e ruotata di circa 45° da un lato.

·        Il paziente deve sdraiarsi sul lato opposto alla rotazione della testa (cioè non guarda dove va) con un movimento rapido e fluido tenendo sempre gli occhi ben aperti. Il paziente quindi in questa prima mossa appoggia sul lettino l’occipite.

Si parte sempre dal lato che il paziente indica come non patologico cioè dal lato in cui lui non ricorda che si provochi la vertigine.

·        Si rimane in posizione sdraiata 20-30 secondi poi si ritorna alla posizione seduta e si fa fissare al paziente un punto (io metto davanti agli occhi la mia mano aperta mentre con l’altra gli tengo una spalla perché capita che questi pazienti abbiano la vertigine pochi secondi dopo essersi riseduti e tendono a buttarsi con forza all’indietro).

·        Passati alcuni secondi (10-20) riposiziono il paziente (braccia conserte, testa ruotata ed iperestesia) faccio la manovra dal lato che si suppone essere malato (seconda mossa).

·        Se davvero il paziente presenta una canalolitiasi avrò una latenza di circa 2-15 secondi per poi veder partire un nistagmo orizzonto-rotatorio molto violento che si esaurirà in circa 20 secondi (vedi VIDEO)

·         Il paziente si spaventa, chiude subito gli occhi e si aggrappa a voi. Ditegli di aprire gli occhi (dovete accertarvi che effettivamente ci sia il nistagmo) e ditegli che il fatto che abbia avuto la vertigine è molto positivo perché adesso sapete cos’è e potete aiutarlo.

·        Aspettate che la vertigine sia scomparsa del tutto fate rilassare il paziente per circa 30 secondi e spiegategli il prossimo movimento. Voi terrete sempre la testa e lui dovrà sdraiarsi dal lato opposto senza fermarsi al centro (“manovra liberatoria”). In questo passaggio, che deve sempre essere sempre rapido e fluido, voi ruoterete la testa del paziente per fagli appoggiare la fronte sul lato opposto del lettino, quindi in questa terza mossa il paziente guarderà il lettino. Aspettate un attimo, se gli viene il nistagmo è fatta! Se non succede non disperate, avete mosso qualcosa e potete comunque rassicurare il vostro paziente e dimetterlo con una diagnosi per inviarlo all’ambulatorio dell’otorino l’indomani.

 

Se la Semont è negativa bilateralmente si può provare con la Mc Clure e la Dix Hallpike, ma secondo me possono aspettare la visita ORL.

 

Il paziente va rassicurato sulla natura benigna del suo disturbo. Informatelo della possibilità che la vertigine si ripresenti e che se questo accade deve rimanere tranquillo perché ora sa di cosa si tratta. Bisogna consigliargli di dormire sul lato che non provoca la vertigine o in posizione supina. Si possono mettere dei cuscini dietro la schiena per evitare di girarsi durante la notte (se poi ci si gira nel sonno…pazienza). Soprattutto di ricordarsi di mantenere una posizione corretta davanti alla tv, quindi di non sdraiarsi sul divano.

 

Di solito sono necessarie tre manovre posizionali per guarire, ma spesso il paziente sta meglio già dopo la prima.

 

Si può anche aiutare il paziente con supposte di Torecan o gocce di Valium per velocizzare il compenso centrale, ma nulla è meglio delle manovre. La diagnosi di questa patologia è solo clinica attraverso l’anamnesi e le manovre posizionali e la terapia non è farmacologica.

 

 

Cerca nel sito

(Dedicated to the Wise-Man R.SJV) 

 "I am working hard, I am carefully preparing my next error"  - "Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore"

Bertolt Brecht 

 SEGUICI ANCHE SU... Follow MedEmIt on Twitter

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

MedEmIt ti aiuta? Aiuta MedEmIt!!!

Aiutaci a mantenere questo Sito. Dai quello che puoi! Siamo tanti e con pochi euro da tutti riusciremo a farlo! 

 

 Fai la tua DONAZIONE in modo sicuro online tramite Pay Pal o Carta di credito (clicca sul pulsante "donazione")

   

 

 

o in Banca tramite IBAN 

IT 56 T  05390  03000  000000091682

Banca popolare dell’Etruria e del Lazio - Agenzia 1, Perugia - Intestato a “Medicina d’Emergenza Italia – MedEmIt” 

 

 
MedEmIt La Stazione della formazione in Medicina d'urgenza