INFLUENZA SUINA: TROPPI ALLARMISMI in ITALIA
A breve avremo nei Pronto Soccorso persone preoccupate degli allarmi lanciati a livello mediatico sulla influenza suina. Come dobbiamo rispondergli? Innanzitutto informandoci dagli organismi professionali piuttosto che dalle notizie lanciate in Televisione. Per questo sono andata a vedere le notizie fornite dall’organismo governativo americano CDC (Centre for Disease Control and Prevention), dalla WHO e dall’American College of Emergency Physicians. Al momento , negli Stati Uniti ci sono in tutto 8 casi. Tutti casi negli US sono stati lievi. In Messico al 23 aprile i casi sono 854 e i decessi 59. La maggioranza di questi pazienti sono giovani adulti peraltro sani. Normalmente l’influenza colpisce i molto giovani o i molto vecchi, ma finora in Messico queste fasce di età non sono state colpite. Siamo all’inizio dell’outbreak e per questo si lancia l’allarme. Ogni epidemia all’inizio, infatti, viene controllata con grande cura perchè non se ne può prevedere l’andamento.
L’influenza suina (SWINE INFLUENZA) è una malattia respiratoria dei maiali causata dall’influenza di tipo A. Non è una condizione NUOVA, e da sempre causa regolarmente degli outbreaks di influenza tra i maiali. Il punto è che normalmente non infetta l’uomo, ma già in passato casi di infezioni umane con influenza suina e diffusione inter-umana sono stati segnalati. Da Dicembre 2005 a Febbraio 2009 sono stati 12 i casi di infezioni umane con influenza suina negli USA. Da Marzo 2009 sono stati diagnosticati un numero elevato di casi umani, successivamente confermati in laboratorio e legati ad un nuovo ceppo di influenza suina tipo A. Il contagio interumano, abbiamo detto, è possibile, ma al momento non si sa esattamente come si diffonda tra le persone. Si pensa che segua le normali vie di trasmissione dell’influenza. No si prende certamente mangiando la carne di maiale. I sintomi sono simili a quelli di una normale influenza umana e comprendono febbre, mal di gola, cefalea, dolori diffusi, brividi e astenia. Alcune persone possono avere diarrea e vomito . In passato ci sono stati anche casi severi (con polmonite e insufficienza respiratoria) e decessi in relazione a casi di swine influenza nell’uomo. Come l’influenza stagionale, quella suina può complicarsi per l’esacerbazione di condizioni croniche sottostanti. Il ceppo identificato in questa epidemia (Tipo A/H1N1) è nuovo, e si mostra resistente alla amantidina e rimantidina (NOTA. la CDC già dal 2006 segnalava che più del 90% dei ceppi di influenza di tipo A in circolazione, e legati all’influenza normale, era resistente a questi due farmaci). La CDC e la WHO raccomandano, quindi, la somministrazione di due farmaci efficaci che possono controllare la malattia. Si tratta dei nuovi antivirali Oseltamivir e Zanamivir (nl nostro paese ci sono riserve per curare "tutta l'Italia"). Questi possono essere usati per la terapia e la prevenzione dell’influenza suina, e agiscono impedendo la replicazione del virus e mitigando, quindi, il decorso della malattia. I farmaci devono essere iniziati entro 2 giorni dall’esordio dei sintomi. Il sospetto va posto nei pazienti con disturbi respiratori e che hanno avuto contatti con i suini, e che vivono o hanno viaggiato in Messico o gli altri paesi a rischi (es. Canada o California). Incubazione è di pochi giorni.
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(Dedicated to the Wise-Man R.SJV)
Bertolt Brecht
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